
I partner
Il progetto del Comune di Gorizia “La Città dei Matti. La follia del mondo di oggi fra Basaglia e Messerschmidt” è sviluppato in sinergia con realtà del territorio che grazie alle proprie competenze di settore portano un contributo concreto, attivo e partecipativo per riflettere sull’esperienza basagliana e valorizzare il Parco Basaglia.
I partner di progetto sono Fierascena APS, Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, La Collina – Cooperativa Sociale, Mitteldream-Artegorizia. Le attività sono inoltre sviluppate in dialogo con l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano Isontina (ASU GI), il Centro Salute Mentale Alto Isontino (CSM) e il dott. Franco Perazza.

Mitteldream-Artegorizia realizza tre passeggiate fotografiche al Parco Basaglia. Ogni passeggiata ha l’obiettivo di far immergere i partecipanti nella storia del parco, scoprendo la sua bellezza naturalistica e l’architettura che lo caratterizza. Gli appuntamenti rappresentano inoltre una preziosa occasione per scoprire, grazie all’accompagnamento tematico dello psicologo Franco Perazza, la storia dell’ospedale psichiatrico a cominciare dalla sua edificazione avvenuta nel 1911, la ricostruzione nel 1933 e le disumane condizioni di vita degli internati nel manicomio. Ma anche e soprattutto l’importante e fondamentale lavoro svolto da Franco Basaglia negli anni ’60, per finire prefigurando il nuovo ruolo che il comprensorio si appresta ad assumere nel prossimo futuro, a partire dalla sua vocazione transfrontaliera. Le fotografie scattate dai partecipanti saranno scelte per comporre una mostra fotografica dedicata al parco.

La Collina, nell’ambito del progetto “La Città dei Matti”, promuove visite guidate nel Parco Basaglia di Gorizia, negli spazi che hanno ospitato la genesi della rivoluzione basagliana e che ancora oggi ne sono memoria. Il percorso è costituito da tappe, delimitate da installazioni interattive, vere e proprie sagome a grandezza naturale, dotate di un QR code; con l’ausilio di una guida, che accompagnerà i visitatori lungo il percorso, sarà sufficiente – sia con il proprio smartphone che attraverso tablet dati in dotazione – inquadrare il codice per visualizzare gli approfondimenti multimediali ad esso collegati e riferiti alla tappa/luogo visitati. I contributi proposti, dal taglio artistico contemporaneo, sono realizzati a partire dall’analisi dei documenti storici contenuti nell’archivio dell’ex ospedale psichiatrico di Gorizia; si tratta di opere multimediali sviluppate attraverso tecniche di realizzazione miste, come ricostruzioni sonore, sequenze di montaggio narrativo, docufilm, cortometraggi e animazioni 3D realizzate con l’utilizzo della scansione fotogrammetrica.
Il percorso base di Itinerari basagliani sarà arricchito e ampliato con la realizzazione di nuovi contenuti, che sposteranno il focus dell’attenzione dalla vita “del” manicomio alla vita “nel” manicomio, volgendo infine lo sguardo al territorio nel presente e nel futuro.

L’Associazione Fierascena realizza per il progetto La Città dei Matti una composita programmazione capace di rivolgersi alla città, con laboratori e spettacoli di teatro sociale dedicati al delicato tema della salute mentale aperti a giovani, studenti, anziani e adulti, come pure rivolti e con la partecipazione degli utenti del CSM, in rete con la cooperativa La Collina e gli altri partner del progetto. L’idea è di lavorare dentro e fuori il Parco Basaglia portando al suo interno la città e fuori gli utenti CSM coinvolti nella progettazione teatrale. Nello specifico le attività sono:
- LABORATORIO: CONOSCO UN MONDO MIGLIORE. Quattro incontri di teatro sociale aperti a tutta la cittadinanza per immaginare una Gorizia possibile, i suoi luoghi e le sue persone, anche in occasione dell’importante appuntamento di GO!2025 che vede Gorizia come Capitale Europea della Cultura. Un viaggio visionario nelle vie, nella storia, nelle opere e negli artisti, per incontrare quella città sognata e desiderata, improbabile e possibile, folle e plausibilissima, che è nel passato e nel futuro, lontanissima e vicinissima, e che abita esattamente dentro ognuno di noi. Il laboratorio termina con una performance finale che racconta questo “mondo migliore” facendolo per un piccolo tempo prezioso comparire e forse perfino girare intorno alla nostra città.
- READING TEATRALE: RACCOMANDAZIONE n. 8. Un reading teatrale aperto al pubblico della città, che risponde al bisogno di affrontare il tema della sicurezza degli operatori sanitari dopo la morte di Barbara Capovani, medico psichiatra aggredita il 21 aprile 2023 da un ex paziente all’uscita dal lavoro. Tante le domande che questo tragico avvenimento ha sollevato, difficile esprimere lo sgomento, il disorientamento che ha prodotto. La cura è infatti un gesto che richiede competenze professionali di diversa natura, tecniche, umane, creative, ma anche prossimità, vicinanza, assenza di barriera, ed è proprio questa capacità di avvicinarsi all’altro, in particolare nel contesto della salute mentale, il sapere che fa la differenza. Ma dove si posiziona dunque il tema della sicurezza di chi cura in questo scenario? E quello della prevenzione? Le donne medico psichiatra e psicoterapeute sono più esposte al rischio di aggressioni fisiche e verbali, perché? Quello di Barbara si può considerare un femminicidio? Questo lavoro prova a restituire la complessità di una situazione che perdura e che affonda le sue radici anche nella storia virtuosa del Friuli Venezia Giulia che vide nascere e accadere la riforma Basaglia e che ancora oggi ne porta avanti con forza e difficoltà le istanze.
- LABORATORIO CON IL GRUPPO TEATRALE DEL CSM “GIÙ LE MASCHERE” E SPETTACOLO “BATTITI”. Cos’è un battito? Un tempo, uno spazio, un movimento, un desiderio, un ricordo, un ritmo, una sospensione, un fatto molto personale e insieme molto collettivo. Battiti ci riporta lì, nel luogo dove possiamo essere unici e uniti, con noi stessi e con gli altri, attori e spettatori insieme, proprio al centro di Noi. Battiti è il frutto dell’incontro tra Fierascena e il gruppo teatrale del CSM di Gorizia “Giù le Maschere” diretto da Matteo della Schiava. Uno spettacolo che arriva al termine di un percorso teatrale di scoperta reciproca, che va alla ricerca di un ritmo comune, del passo possibile per andare tutti insieme, dell’apertura necessaria a far nascere il racconto sincero di noi, perché ogni cosa ha il suo tempo, anche il cuore. Il progetto a fronte di alcune prove aggiuntive è proposto per la prima volta fuori dal Parco Basaglia, presso Palazzo de Grazia.
- ESSERE FRANCO. Un racconto teatrale con testi recitati e in lettura, azioni ed immagini, che restituisce l’esperienza umana di Franco Basaglia per osservare il suo impegno, il suo lavoro, le sfide che ha affrontato, da un punto di vista intimo, privato e personale. Narrare la figura dell’uomo per narrare attraverso di essa il lavoro medico, divulgativo, politico che egli ha svolto. In che tipo di società ha operato Franco Basaglia? Qual era la situazione politica, economica, sociale dell’Italia dell’epoca? Quali sono state le relazioni, gli incontri e gli scontri che Basaglia ha vissuto, quale il sostegno che ha ricevuto? Quali gli ostacoli e le opposizioni che ha affrontato? Sicuramente c’è stato un prezzo da pagare per realizzare la sua grande rivoluzione che ha investito un’intera nazione per propagarsi poi in tutto il mondo e c’è stato un frutto, al di là di quello pubblico, che è dolce provare a raccontare.

La Fondazione Palazzo Coronini Cronberg, che ospita due interessantissime teste originali opere dell’artista del ‘700 Xavier Messerschmidt, propone tramite la sua curatrice due visite guidate all’interno del Palazzo Coronini, specificamente dedicate alla figura dell’artista, che anticipò con la sua esperienza esistenziale e artistica molte delle tematiche della moderna psichiatria, dell’arte terapia e della inconsistenza del confine tra normalità e follia.

International Society of Iconodiagnosis (ISI) organizza il convegno “Arti senza confini”. L’iconodiagnostica è la diagnosi retrospettiva di elementi patologici che possono essere presenti nelle opere d’arte. Questo evento vuole offrire una lettura diversa della musica e dell’arte dimostrando come materie così apparentemente distanti tra di loro come la Medicina, le Arti Visive e la Musica in realtà siano strettamente correlate e siano di aiuto l’un l’altra per una migliore comprensione delle opere artistiche e musicali e dei loro autori.